Rimboccarsi le maniche, per costruire dal basso città davvero smart

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Si può costruire una città davvero intelligente, che usi sensori e altri dispositivi per raggiungere una vera autonomia sociale e tecnologica? Si può costruire una Internet delle Cose (IoT) che abbia come primo obiettivo l’aumento del benessere sociale, di tutti?

In FKI pensiamo di sì, e per questo le nostre attività a Barcellona includono la partecipazione a un progetto di copertura wireless della città, tramite una rete chiamata The Things Network (TTN). TTN usa la tecnologia, frequenze radio e protocollo chiamate collettivamente LoRaWan (Long Range Wireless Area Network), che sono in grado di coprire distanze fino a 15 km, con consumi energetici molto bassi. Se si ha accesso a una rete TTN ci si può connettere a Internet senza contratti 3G, o password.
La prima rete TTN è nata ad Amsterdam. Più tardi, FKI ha deciso di partecipare a questa iniziativa, lanciando una comunità TTN a Barcellona, per mettere su insieme ad altri la rete TTNcat in Catalogna.

Oggi il modello TTN è utilizzato nel mondo da più di 30mila persone, grazie a oltre 2600 antenne in più di 500 città, incluse diverse in Catalogna.

Il nostro obiettivo con TTNcat era comunque quello di andare oltre le funzioni base, per creare una rete non proprietaria, davvero libera, aperta e neutrale, che permettesse all’intera comunità di sfruttare le opportunità positive dell’IoT. Per questo, insieme alla rete di accesso comunitaria Guifi.net abbiamo chiesto supporto all’amministrazione di Barcellona per creare le basi concrete di una “smart city” costruita dal basso, che fosse aperta, in grado di autogestirsi ma anche di essere facilmente replicabile altrove.

Il supporto dell’amministrazione ci ha recentemente permesso di lanciare la costruzione di una rete aperta per l’IoT, forse la prima completamente aperta e autogestita come un Bene Comune. L’installazione di antenne e gateway per coprire in prospettiva l’intera città di Barcellona è già iniziata. L’obiettivo principale è permettere alle organizzazioni sociali del territorio di utilizzare tecnologie, ma soprattutto modelli di business, aperti e replicabili, per generare e gestire in comune Open Data, soprattutto per il monitoraggio di inquinamento e consumi energetici.

A lungo termine, c’è anche l’obiettivo di promuovere software libero e hardware aperto, per quanto possibile prodotti localmente, condividendo tutta la conoscenza necessaria. Per questo nel corso dei prossimi dieci mesi verranno organizzati due hackaton e 25 workshop sociali e tecnici, diretti specificamente a cittadini, organizzazioni sociali ed esperti di quelle tecnologie, per aumentare la base di locale di istruttori e tecnici TTN.